Storie della vita (orig) - Michele Pittoni

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Cosa cerchi di dirmi ancora, cosa c'è da sapere di più...
quante volte ti dovrò guardare ancora per sapere chi sei veramente tu.
Incontrata per caso davvero, senza volere, lo giuro davvero.
Ma le storie della vita sono così, ci cercano loro.
Anima che vola, anima che cerca, anima che incontrerai
lasciala sognare, lasciala danzare intorno a questo fuoco che si chiama amore,
storie della vita, che si chiama amore, storie della vita.
Perchè ci sia una ragione in più, perchè si possa guardare più in là...
perchè ci si possa fermare nel tempo e sognare l'eternità
perchè tu possa fare un passo ancora per non sentirti sola
perchè tu possa ricordare ancora che la forza è tua
lasciami guardare, luce nei tuoi occhi, sento che mi perderò
lasciami sognare, lasciami danzare intorno a questo fuoco che si chiama amore,
storie della vita, che si chiama amore, storie della vita.

(LEI) In fondo agli occhi miei, dentro al mio cuore, intorno a questo fuoco che si chiama amore mio

Sono qui con te, ballo insieme a te intorno a questo fuoco che si chiama amore mio

(LEI) In fondo agli occhi miei, dentro al mio cuore, luce che mi abbaglia come un lampo immenso e caldo

In fondo agli occhi tuoi, luce d'infinito, luce che mi abbaglia come un lampo immenso e caldo

Vorrei dedicare un particolare ringraziamento a mia cognata Imma per la voce che ha prestato al coro finale di questo brano; il modo con cui ciò è avvenuto è consono al titolo, "Storie della vita"; ve la voglio raccontare.
Come quasi tutte le estati anche quest'anno mio cognato Davide e sua moglie Imma hanno passato qualche giornata ospiti nella nostra casa al mare a Pesaro. Pochi giorni, intensi e di corsa, e tra questi vi era una serata organizzata da amici di famiglia in una meravigliosa casa di campagna con la vista sulle colline dell'entroterra marchigiano.
In queste occasioni capita sempre che il mio strumento preferito, la chitarra, mi accompagni, così che al momento giusto la serata possa essere rallegrata suonando e cantando canzoni a partire dagli anni 60 in avanti. Imma, che conosco in effetti quasi da una vita (la sua, perchè lei è giovane), e cioè da quando abitavo a Matera nella seconda metà degli anni novanta, non la avevo mai sentita cantare; fu per me una sorpresa quella sera sentire la sua voce che spiccava sulle altre, forte e vigorosa, come peraltro la sua personalità, quasi fosse avvezza a performances in pubblico. Alla fine della serata Davide, suo marito, di fronte ai miei complimenti, provvedeva immediatamente a metterla in riga con un perentorio "ma se è stonata come una campana...".
Il mattino dopo Alle 10.00 avevano previsto di partire, ed ecco che mi viene un'idea; alle 09.30 accendo la mia strumentazione elettronica, che mi segue sempre in vacanza, chiamo Imma, ci chiudiamo nella stanza chiarendo a tutti che non volevamo essere disturbati e che non doveva volare una mosca, le metto il microfono in mano e le cuffie in testa e le dico; adesso ti faccio sentire una canzone, ho bisogno di una voce femminile per il coro finale, ti faccio sentire come fa, canto e controcanto..."; dopo 10 minuti ed un paio di tentativi per ogni voce avevo registrato quello che ascolterete. A voi giudicare...
Tra parentesi, in quella mezz'ora ha registrato la sua voce anche per un'altra canzone, " notte".

Agosto 2008

Ma la storia di questa canzone non è finita qui...
ho sempre avuto il desiderio di migliorala, di rivederne gli strumenti e la partitura, lavoro durato anni e che alla fine è sfociato nell'ultima versione, la più bella, rielaborata con una delle più belle voci con cui ho avuto il piacere di collaborare, Giorgia Orlandi. Ecco il video.
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