Accaduto tutto in una tragica giornata, il 13 novembre del 2015, l'attentato al Bataclan mi aveva lasciato un desiderio grandissimo di esprimere con la musica le emozioni che mi avevano pervaso: il mio caro amico Franco Nava, con cui sempre collaboravo, stava organizzando, come ogni anno, il festival della musica dedicato al grande Mino Reitano, e gli venne l'idea di fare qualcosa che si potesse presentare in apertura di serata per dimostrare che una tragedia non può che rafforzare il desiderio di risorgere e di riprendere in mano la propria vita anche se devastata da azioni disumane. Nacquero così due brani con la partecipazione preziosissima di Irene Cattaneo che in qualità di ballerina, ha saputo ben mettere in evidenza l'importanza scenica della metrica musicale con ciò che poi sarebbe stato rappresentato dalla danza; abbiamo passato ore a riascoltare ogni singola nota, ogni singolo passaggio per fondere, come diceva lei, i due piani ritmici, lento e veloce nello stesso tempo, su cui la danza sarebbe scivolata. Ambedue dunque sono stati rappresentati il 2 aprile 2016 presso il Teatro Antonio Belloni di Barlassina
In scena il corpo di ballo del Teatro Antonio Belloni